Sostanze chimiche, il nuovo regolamento REACH
07/02/2006

Sostanze chimiche, il nuovo regolamento REACH

Il Reach, il regolamento europeo sulla registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche, è stato adottato in prima lettura dal Parlamento europeo il novembre scorso. Ora il provvedimento è passato al Consiglio europeo, che dovrebbe approvare ufficialmente la posizione comune nella primavera di quest’anno, spianando la strada alla seconda lettura della proposta da parte del Parlamento. La Commissione europea prevede che il regolamento entri in vigore nella primavera del 2007. Dovrà poi passare circa un anno prima che l’agenzia Reach sia operativa. Di conseguenza i requisiti funzionali del sistema dovrebbero essere applicati dal 2008. Il Reach è dunque destinato a sostituire 40 testi legislativi in materia e a dar vita ad un sistema unico per tutte le sostanze chimiche. Obiettivo è colmare le lacune nelle informazioni esistenti sulle proprietà pericolose di circa 30 mila sostanze chimiche e favorire la trasmissione delle informazioni per l’uso delle stesse lungo l’intera filiera industriale, con una riduzione dei rischi per lavoratori, consumatori e ambiente. Questo, grazie alla nascita di un sistema integrato che vigila sulla registrazione, sulla valutazione e sulle restrizioni da applicare ai prodotti, fornendo maggiore sicurezza nell’utilizzo e fabbricazione delle sostanze chimiche. Con il regolamento, inoltre, si avrà l’inversione dell’onere della prova: non saranno le pubbliche autorità ma l’industria (produttori e importatori di sostanze chimiche) a dover assumere maggiori responsabilità per la trasmissione delle informazioni e l’adozione di misure di gestione dei rischi. Uno dei principi cardine del regolamento, infatti, prevede che fabbricanti e importatori raccolgano informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche dagli stessi prodotte o importate e trasmettano poi all’Agenzia europea delle sostanze chimiche un fascicolo di registrazione con i dati necessari a dimostrare che sono utilizzate in condizioni di sicurezza. Il regolamento prevede l’istituzione di un’agenzia europea delle sostanze chimiche, che avrà sede ad Helsinki (Finlandia) e sarà incaricata di gestire la registrazione delle sostanze attraverso la creazione di una banca dati. L’agenzia sarà chiamata a svolgere un ruolo importante anche nella valutazione e nell’autorizzazione delle sostanze. Fino ad oggi, la legislazione chimica della Ue distingueva tra i prodotti chimici esistenti e quelli nuovi. Qualsiasi prodotto messo sul mercato prima del 1981 veniva detto esistente, mentre le altre sostanze chimiche (4.300) erano considerate nuove. Questa distinzione alimentava, secondo la Commissione europea, una sicurezza sommaria per il 99% dei prodotti esistenti.

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